La Preside e lo studente

Io la vedo così. Sta creando grande scandalo il rapporto amoroso tra la Preside del Liceo Montale e un suo studente. 1) Il sesso tra maggiorenni consenzienti non è reato ed in linea di massima non è eticamente condannabile – alla fine, parlando degli studenti, spiego da dove nasce questo “in linea di massima”; 2) Sbattere in prima pagina nome, cognome e foto della Preside non è rispettoso della sua privacy (tanto più che, fino a prova contraria, non ha commesso alcun reato); 3) Il maggiorenne invece è stato tutelato (niente nome e cognome) – ottimo, ma la tutela avrebbe avuto senso per entrambi; 4) il sessismo c’entra come la panna nella carbonara. Queste storie hanno sempre destato interesse morboso e scandalo, anche quando i protagonisti erano Presidi o docenti maschi (sui quali, in questi casi, pesa anche il sospetto della violenza con abuso dell’autorità, a prescindere dall’età della vittima, al punto che alcuni di loro, dopo lo scandalo, si tolsero la vita); 5) Il caso è “montato” anche a causa delle proteste degli studenti del Montale.

La posizione dei ragazzi deve essere compresa e merita rispetto. Perché è normale che alcuni tra loro possano non vedere di buon occhio questo genere di rapporto. Soprattutto se fosse vero che la dirigente si era mostrata molto rigida e un pochino “bacchettona” in passato, sanzionando rigidamente il dress code delle studentesse.

Conclusioni: lasciate in pace quella dirigente che, fino a prova contraria, non si è fatta corrompere e non ha commesso alcun reato – è stata anzi tradita nella sua fiducia, ferita nei suoi sentimenti ed esposta a pubblico ludibrio.

Rispettate e comprendete anche la posizione degli studenti, perché i ragazzi non sono stupidi e possono avere un loro legittimo modo di interpretare la vicenda (del tipo: la dirigente ha un ruolo di potere e di garanzia, sarebbe meglio se non avesse relazioni amorose con uno di noi).

Lo so, la verità è sempre difficile da accettare perché, quando viene approfondita, si mostra per forza di cose intimamente contraddittoria.

Ma bisogna fare uno sforzo per raccontarla nella sua piena complessità.

Evitando i soliti manicheismi, i processi da social network e gli estremismi da stadio.

2.4.2022

Io la vedo così

La maturità

Carissime studentesse, carissimi studenti, oggi iniziano gli esami di Stato – un tempo detti “di maturità” – che segneranno, per voi, la fine di un’epoca.

Mi sembra di vedervi, in punta di piedi, in bilico sul confine che separa il passato dal futuro, le scelte di ieri dalle possibilità di domani, l’odio per alcuni proff., per alcune materie, per alcuni compagni, da una profonda, intima e dolce nostalgia che vi porterete dentro tutta la vita.

Vi svelo un segreto: nei prossimi anni sognerete di non aver ancora sostenuto l’esame – è capitato a tutti – vi ritroverete in aula, nel vostro vecchio istituto, e vi risveglierete alle volte sollevati dal fatto che fosse solo un (brutto) sogno, alle volte colmi di tenerezza e di affetto per tutti i volti e i luoghi che vi hanno visto maturare e crescere, accompagnandovi nello sviluppo, in un’età parecchio difficile.

Voglio darvi un solo consiglio per affrontare al meglio la prova che vi attende: Non. Fate. Paragoni.

Pensate a voi stessi, al vostro percorso, alla vostra preparazione.

Il voto non stabilisce che un vostro compagno è migliore o peggiore di voi. Il voto certifica – peraltro non in modo infallibile – il lavoro che avete fatto negli ultimi anni.

Punto.

Conosco persone che sono uscite con il minimo sindacale e poi hanno avuto un grande successo, realizzandosi in ogni ambito della vita.

Conosco studenti che hanno preso il massimo dei voti, ma sono misteriosamente naufragati durante gli anni dell’università.

Approfittate della verifica per guardarvi dentro, ascoltare le vostre emozioni, creare lo spazio e il tempo per la vostra realizzazione.

Liberatevi dalle invidie e dalle gelosie.

Una volta chiuso questo capitolo sarete liberi di preparare il terreno, gettare nuovi semi e averne cura, affinché portino i frutti che meritate.

Un bel respiro, testa alta e petto in fuori.

Date retta al prof., il futuro vi appartiene.
❤️

I Ferragnez in maschera

Il Presidente del Consiglio ha chiamato la coppia più famosa d’Italia per chiedere loro di aiutarlo a diffondere l’utilizzo della mascherina tra i giovani. Chiara Ferragni e Fedez hanno accettato l’invito ed hanno entrambi realizzato un video in cui invitano i ragazzi ad utilizzare la mascherina.

La telefonata di Conte ha scatenato molte e aspre polemiche – come sempre accade quando si tratta di Chiara Ferragni prima ancora che di Fedez. Io credo invece che il Presidente del Consiglio abbia fatto la scelta giusta. È stato bravo lui a chiamarli, sono stati bravi loro ad accettare di mettersi in gioco.

Trovo che quella dei Ferragnez sia stata la risposta migliore alla infinita schiera di ex ministri (delle interiora), ex cantanti, ex intellettuali, ex attori, ex ballerine ed ex soubrette che negli ultimi mesi si sta riscoprendo improvvisamente “no-mask” pur di racimolare un minimo di visibilità.

Chiamiamo le cose col loro nome: loro hanno in squadra Salvini, Brigliadori, Sgarbi, Boldi e Montesano.

Noi, per ora, contiamo su, Fedez, Ferragni, Berlusconi, Vasco Rossi e Tasso.

Praticamente stiamo giocando Cittadella vs. Real Madrid (con tutto il rispetto per il Cittadella).

Roma 21.10.2020

Bravi ragazzi!

PS: Sì, in questa metafora le persone responsabili sono il Real Madrid… qualcuno mi ha chiesto di chiarire, su Facebook 😓

Fake News a rotelle

Da ieri circola sui social network un video in cui un gruppo di studenti usa i banchi con le rotelle per giocare a scontrarsi, sono tutti senza mascherina, incuranti delle più elementari norme di sicurezza.

Il video è stato condiviso anche da Matteo Salvini, accompagnato dall’hashtag “Azzolina Bocciata”.

Peccato che risalga al 2017.

Matteo Salvini – e la sua galassia di marketing politico – hanno dunque cavalcato allegramente questa fake news grossa come una casa pur di trarne un vantaggio elettorale.

Il punto è che la destra aspettava questi primi giorni di scuola con la bava alla bocca e gli occhi iniettati di sangue. Sognavano incidenti, manifestazioni e disordini. Qualsiasi cosa, pur di fare il tiro a segno sul Governo Conte.

È andata male.

Tutti stanno facendo la propria parte: il Governo, i dirigenti scolastici, i docenti, le famiglie e gli alunni, nella consapevolezza che la situazione è complicata ed inedita, che i problemi sono tanti e tanti sono i sacrifici, ma di certo non si risolvono a colpi di selfie, pagliacciate e fake news.

Teramo 16.9.2020

La nostra più grande fortuna è che in cabina di regia, ad affrontare questa emergenza, non ci siano Salvini e Meloni.

Le droga più potente tra tutte

A Terni, due adolescenti sono morti nel loro letto, nel sonno, dopo aver assunto un mix letale di droghe. Pare che cercassero la codeina mentre uno spacciatore ha venduto loro del metadone.

Pare che abbiano successivamente mixato il metadone con altro. Lo spacciatore è stato prontamente rintracciato dalle forze dell’ordine ed ha confessato, a norma di codice penale, rischia una pena pesantissima, adeguata al dolore che ha causato.

Non riesco neanche a pensare a quei genitori che, la mattina, hanno inutilmente provato a risvegliare i propri figli.

Alle urla agghiaccianti delle madri.

Come docente ed educatore, vorrei solo dire una cosa ai giovani: carissimi ragazzi, state lontani dalle pasticche e dalle polverine, non giocate a fare il piccolo chimico, non fidatevi di spacciatori e tossicodipendenti.

Innamoratevi follemente dell’arte, della natura, dei viaggi. Innamoratevi follemente di altri ragazzi e ragazze come voi. Investite il vostro tempo nella politica, nello sport, nella cultura.

La droga è un cappio al collo, il paradiso dei falliti, la scorciatoia facile per arrivare da nessuna parte.

Siate sempre lucidi e presenti.
Siate liberi.

Il mondo vi appartiene ed ha un disperato bisogno di voi.

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