Le ragazze americane se la sono andata a cercare, perché avevano la minigonna ed erano ubriache, Cucchi se lo meritava perché era un drogato – e spacciava, mentre Aldovrandi era antipatico, si vestiva male e probabilmente scalciava.
Passate la vita a giustificare assassini e criminali della peggior specie e poi i buonisti saremmo noi, che non facciamo distinzioni per il colore della pelle e non gettiamo fango sulla vittima, ma vorremmo semplicemente che i criminali fossero giudicati – tutti – e scontassero la propria cattiveria con la galera, pagando il proprio debito “secondo giustizia”, fino all’ultima ora dell’ultimo giorno di carcere.
Perché la verità è che della sofferenza della vittima, della responsabilità del criminale e della sicurezza del Paese a voi non frega assolutamente nulla.
Cercate solo un pretesto per sfogare il vostro squallido e nauseante razzismo.
Integerrimi paladini della legalità, oggi, vigliacchi e comprensivi difensori di violenti, assassini e stupratori, domani.
Maledetti cialtroni, sempre.
Roma A.D. 2018
Il fascismo non è un’opinione.
È un crimine.