L’enciclopedia calcarea

Uno dei doni di Natale che ho accolto con maggiore gioia è stato l’ultimo lavoro di Michele Rech, in arte Zerocalcare.

Non è una nuova storia e non si tratta di un inedito. È una antologia ragionata dei personaggi presenti nei suoi fumetti. L’autore spiega come sono nati e cosa rappresentano per lui, corredando le parole con qualche tavola.

Non si tratta di materiale inedito perché
libro raccoglie le schede già pubblicate assieme alle action figures – i “pupazzetti”, come li chiama lui.

Ad ogni modo, se già conoscete ed amate Zerocalcare non fatevi sfuggire questa antologia.

Si tratta di un must have.
Poche cose vi faranno ridere e riflettere quanto le sue elucubrazioni (auto)ironiche sul mondo e sulla vita.

Se invece ancora non avete mai letto nulla di Zerocalcare, non partite da qui, pensando che sia la sua ultima fatica.

Fatevi un regalo, comprate “Dimentica il mio nome”, “Kobane Calling” o “Un polpo alla gola”, tornerete a ringraziarmi per il consiglio.

27.12.2023

Voto: 30 e lode.

Un universo parallelo, popolato da personaggi comicamente assurdi e tremendamente veri al tempo stesso.

Dedizione, (co)scienza ed amore

Un mio caro amico, quando era giovane, ha vissuto un momento di grande difficoltà psichica ed è stato ricoverato presso un reparto di psichiatria.

Da allora, uno psichiatra ed uno psicoterapeuta lo aiutano a combattere contro le voci che lo perseguitano, affollando la sua mente.

Pochi giorni fa, mentre eravamo a cena insieme, si è fatto improvvisamente tutto serio e mi ha chiesto: come pensi di aiutare le persone a guarire, se tu sei sempre stato sano?

La domanda è meno stramba di quanto potrebbe apparire superficialmente. È chiaro che un cardiologo, un fisiatra o un otorino, non curano esclusivamente le patologie delle quali soffrono loro stessi – o delle quali hanno sofferto. Ma è altrettanto chiaro che non si occupano della psiche umana.

Gli ho risposto che il disagio mentale non è una questione binaria, di tutto o di niente, di bianco o di nero, ma è, per lo più, uno “spettro dimensionale”.

Vuol dire che tutti, nella nostra vita, abbiamo sperimentato una forma di dipendenza da qualcuno o qualcosa di nocivo di cui proprio non riuscivamo a fare a meno, fossero anche “solo” i troppi caffè, l’ultimo bicchiere dopo l’ultimo o le sigarette.

Tutti, almeno una volta, siamo tornati sui nostri passi per essere “davvero sicuri” di aver chiuso il rubinetto del gas, la porta di casa o la macchina; tutti abbiamo avvertito la sensazione perturbante di vivere fuori dalla realtà, di non essere noi stessi, di esserci smarriti nel più profondo labirinto dei nostri pensieri.

Ma queste esperienze sono state lievi, passeggere o comunque non così forti da impedirci di “andare avanti”.

La salute mentale non è una faccenda di tutto o di niente, ma una questione di gradi, di intensità. Dove un terapeuta non arriva con l’esperienza diretta, supplisce con lo studio.

E con l’empatia.

Rabbia, Dolore, Paura… i demoni contro cui combattiamo sono sempre gli stessi, dalla notte dei tempi.

Ma nella nostra natura non c’è davvero nulla di così sbagliato, forte e malvagio, da non poter essere accolto, compreso ed infine curato.

Con dedizione, (co)scienza ed amore

1.12.2023

Chi guarda fuori sogna.
Chi guarda dentro si sveglia.

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