Dall’altra parte ci sono quelli che ogni anno vanno a rendere omaggio alla salma del duce; quelli che alzano il braccio destro nelle manifestazione di piazza, che si fanno forti e aggressivi solo quando agiscono in gruppo, che odiano gli omosessuali e gli immigrati.
Dall’altra parte ci sono i nazionalisti che oggi ammirano Orban come ieri si inchinavano a Putin.
Ci sono quelli che usano la croce come una clava per colpire i più deboli, che vaneggiano di porti chiusi e famiglie “tradizionali”.
Quelli che negavano l’esistenza del
covid, che accusavano Conte di voler sovvertire l’ordine democratico, che sperano di far eleggere Silvio Berlusconi come Presidente della Repubblica.
Dall’altra parte ci sono i tutori dell’evasione fiscale, dell’abuso edilizio, dei ricchi che non pagano mai – perché la legalità è un valore solo se i reati sono reati da poveri, per tutti gli altri c’è sempre un bel condono.
Dall’altra parte ci sono quelli per cui “la difesa è sempre legittima”; diamo un’arma a ogni italiano, imitiamo il modello USA.
E tu hai ancora il coraggio di dire che non sai per chi andare a votare, che fanno tutti schifo, che la colpa è “nostra”?
Domenica l’Italia sceglie da che parte stare.
I sondaggi dicono che le destre sono in grande vantaggio.
Non ci sono ripicche che tengano, vecchi rancori o vendette da consumare, la situazione è molto chiara: o sei parte della soluzione o sei parte del problema.
23.9.2022
Fischia il vento, infuria la bufera.
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