Ora e Sempre

Non è vero che oggi è la festa di tutti.

Non è festa per i mafiosi, per i camorristi, per i membri delle logge massoniche deviate. Non è festa per quelli che evadono le tasse, inquinano i fiumi, costruiscono abusivamente edifici di sabbia.

Oggi non è la festa dei furbetti del cartellino, dei compagni di merende, degli imprenditori che ridono soddisfatti dopo un terremoto. Non è la festa dei politici corrotti e dei loro mille corruttori. Di chi non va a votare “tanto sono tutti uguali”.

Soprattutto, non è la festa di quelli che si professano orgogliosamente “fascisti” e tendono fieri il braccio, in segno di saluto.

Il 25 aprile è festa per chi ama questo Paese, la sua cultura, la sua arte e la sua Costituzione. È la festa di una fragile Democrazia nata grazie al coraggioso sacrificio dei nostri avi. Rispettiamola e difendiamola, tutti i giorni.

È la cosa più bella che abbiamo, la nostra unica e preziosa speranza di un futuro migliore.

25.4.2023

Ora e sempre

❤️

Caro Donato

Lui è Donato De Caprio, con ben tre milioni di follower, è uno dei tik toker più famosi d’Italia.

Donato ha iniziato filmandosi mentre preparava i panini presso un noto forno napoletano. I suoi video, semplici, genuini, essenziali, hanno conquistato subito moltissimi follower, attratti dalla simpatia del salumiere e dalla bellezza delle preparazioni.

Eppure, quando Donato era all’apice del successo, i suoi datori di lavoro gli hanno chiesto di smettere di fare video. Ha perso così, molto pubblico, ma non si è perduto d‘animo.


Grazie all’interessamento di un giovane imprenditore, anche lui molto noto su Tik Tok, ha aperto il suo locale ed è tornato a deliziare i suoi fan.

Sin qui, la vita di Donato sembrava un bellissimo film a lieto fine. Una storia di successo, fatta di colpi di scena, momenti difficili e inaspettate rivincite.

Purtroppo, il destino aveva in serbo per lui un colpo durissimo: la madre di Donato è stata recentemente assassinata, probabilmente da una vicina di casa, affetta da gravi problemi mentali.

Vorrei quindi manifestare tutta la mia solidarietà, il mio cordoglio e il mio affetto a quest’uomo. Una persona genuina e vera, che ha recentemente perso la ricchezza più grande.

21.4.2023

Caro Donato, il tempo è una bugia.
Chi abbiamo amato resterà per sempre con noi.

La ruota di scorta

(Londra) – La Regina Elisabetta decise di mandare in guerra Harry, e non William, perché la sua eventuale morte in battaglia non avrebbe danneggiato eccessivamente la corona.

Queste le rivelazioni dell’ex-comandante in capo dell’esercito britannico, sir. Mike Jackson, il quale afferma di aver discusso con la regina circa l’impiego in battaglia di entrambi i principi.

“William fu tenuto a casa perché era l’erede al trono, per Harrry, invece, si trattava di un rischio accettabile”.

Adesso, forse, sarà più chiaro a tante persone per quale motivo il libro autobiografico di Harry si intitola “spare” – che in italiano significa “riserva”, “scorta”, ricambio”.

Quando fu pubblicato, ne discussi con Anna Pettinelli e Sergio Friscia, su Radio Dimensione Suono, sottolineando che per un secondo genito può essere parecchio difficile crescere all’ombra del primo – tanto che esiste una precisa sindrome psicologica che descrive questo disagio.

Come vi sentireste se mandassero voi al fronte – e non vostro fratello maggiore – perché, secondo le logiche di potere della famiglia, voi potete essere sacrificati, lui no?

Avete idea di come si possa sentire una persona che viene trattata cosi?

12.4.2023

Un rischio accettabile.

La Festa della Speranza

La morte non è semplicemente il contrario della vita – come il nero per il bianco, la notte per il giorno, il silenzio per il suono. Spesso la morte si accompagna alla vita, la segue come un’ombra, resta silenziosa al nostro fianco per saltare fuori all’improvviso e farsi beffa della nostra ingenuità.

Ce ne rendiamo conto grazie ai tradimenti delle persone care, alle dipendenze, alle trappole che conosciamo benissimo ma in cui continuano a cadere immancabilmente e da sempre. La incontriamo nelle ferite che non abbiamo saputo curare.

Per questo motivo amo la Pasqua, perché “pasqua” significa “passaggio“; “salto“; “cambiamento“.

La Pasqua è la festa della resurrezione, in cui celebriamo la nostra capacità di spezzare antiche catene ed evadere dalle gabbie che ci rendono schiavi. La giornata in cui ricordiamo a noi stessi che la speranza è più forte della paura.

In cui comprendiamo che anche la notte più buia avrà come epilogo una spettacolare e fiammeggiante alba.

9.4.2023

Tanti auguri, amici carissimi, che possiate festeggiare oggi la vostra rinascita.

Non importa da quali rigidi inverni proveniamo.
Ci attende una splendida primavera.
❤️

Demoni

(Milano) – 11 del mattino, una ragazza di ventun anni sta viaggiando sul treno, verso Bergamo. Mentre passa di vagone in vagone, per chiedere informazioni sul tragitto, ritrova un uomo di circa quarant’anni che aveva già incontrato in stazione e che le aveva consigliato di prendere proprio quel treno.

Lo sconosciuto la tira verso di sé, la fa stendere e la immobilizza, stringendola tra il finestrino e i sedili. La violenta per dieci minuti.

Nel vagone c’è un’altra persona che, invece di intervenire, scappa non appena intuisce ciò che sta accadendo. La ragazza, in preda al panico, sviene per lo choc.

Quando si riprende, urla con tutto il fiato che ha in gola, colpisce il suo aggressore e riesce a fuggire.

Raggiunge il controllore. Poi, insieme, corrono verso il capotreno. Le porte vengono immediatamente chiuse, ma l’aggressore è già riuscito a dileguarsi tra le fermate di Porta Vittoria e Forlanini.

Questa drammatica storia di cronaca nera fa tremare i polsi, riempiendo il cuore di sdegno e di rabbia.

Non si può vivere in un mondo così, in cui una donna può essere violentata su un treno, in pieno giorno, mentre chi potrebbe aiutarla, si dilegua, pensando che, in fondo, non sono fatti suoi.

Speriamo che l’aggressore venga presto acciuffato e che paghi fino all’ultimo giorno di carcere, secondo giustizia, per le sue azioni.

Speriamo che venga individuato anche l’inqualificabile codardo che è stato, a suo modo, complice.

7.4.2023

Una carezza per la vittima. Se la conoscete, statele vicino, abbiatene cura.