Libere e vere

(Brescia) – Due ragazze, di quattordici e quindici anni, litigano perché sono interessate allo stesso ragazzo, quindi si picchiano selvaggiamente mentre un nutrito gruppo di coetanei le incita e le riprende col telefonino. Poi, la più grande estrae un coltello e colpisce più volte l’altra – che viene ricoverata in gravi condizioni in ospedale.

Alcuni commentatori, tra i quali anche Gramellini, scrivono che tutto ciò accade per colpa del patriarcato maschilista – una cultura così pervasiva e forte da condizionare anche le adolescenti.

Io credo che questo sia un modo superficialmente femminista di considerare la questione e credo che ragionare così sia parte del problema.

Mi spiego: le donne sono esseri umani. Sono in grado di odiare, di essere violente e cattive, esattamente come i maschi.

Provo ad essere più chiaro: se una ragazza a è possessiva e gelosa non sta imitando uno stereotipo maschilista e patriarcale.

Rinunciare agli stereotipi sessisti significa abbandonare una narrazione ipocrita e superficiale che, pretendendo di identificare il femminile con valori esclusivamente positivi, lo priva subdolamente della sua piena umanità.

Non faremo un passo in avanti sulla strada della parità di genere fino a quando non la smetteremo di privare il femminile della sua sacrosanta e legittima ombra.

Quando una donna è aggressiva, non è vittima della cultura maschile e non sta imitando un maschio.

Il che non significa che le ragazze abbiano fatto bene a picchiarsi – ci mancherebbe.

Significa che rinnegare e rimuovere ogni sentimento di aggressività e violenza nella nostra lettura del femminile è il più subdolo e pericoloso modo di discriminare le donne, rinchiudendole nella gabbia di un modello di luce e di ascetica perfezione.

25.3.2024

Libere di essere umane

La felicità

Oggi è la giornata mondiale della felicità. Di seguito, la classifica delle persone/cose che mi rendono felice.

10 – Chi non ha mai detto e mai dirà una sola volta in vita sua la pericolosissima frase “in fondo, siamo un po’ tutti psicologi”;
9 – Le Serie Tv con la S maiuscola – Breaking Bad; Stranger Things; Games of Thrones – sopra tutte le altre; a pari merito con il Cinema (Fellini, Spike Lee, Sorrentino e Tarantino sopra tutti gli altri) ;
8 – La narrativa e la Letteratura; a pari merito con la musica (ascolto e soprattutto esercizio quotidiano);
7 – Chi ti offre una mano prima ancora che tu abbia bisogno di chiedere aiuto; chi sa ancora dire “grazie”, “per favore” e “scusa”.; chi mentre parli ascolta davvero e fino in fondo, invece di pensare a cosa rispondere quando arriverà il suo turno;
6 – La natura in ogni sua forma e manifestazione: mare, campagna, montagna, alba, tramonto, neve, bosco e, soprattutto, GATTI.
5 – Lo sport come attività e come spettacolo – (💛❤️)
4 – La carbonara – a pari merito con la pizza, la nutellla e la birra ghiacciata (non filtrata). Qui entriamo in zona “idoli pagani”;
3 – La Ricerca – musicale, letteraria, filosofica e psicologica;
2 – Gli studenti che mi supportano (e soprattutto sopportano) qualsiasi cosa faccia ed ovunque vada;
1 – Gli amici di una vita, mia nipote, mia sorella, mia madre, la mia compagna… insomma, la sacra famiglia estesa (eterna croce e delizia).

Premio “stima e rispetto
Chiunque faccia volontariato

Premio “Grazie di esistere
I medici preparati e competenti che non si scordano di essere umani

Premio “Virtuale
Chi legge questi post, apprezza e condivide.

20.3.2024

Cosa ti rende felice?

Abbi cura di te

Alessandro Borghi è probabilmente uno degli attori italiani più noti e promettenti. La sua carriera procede inarrestabile da un successo all’altro. Giovane, bravo, bello. Borghi sembra un uomo completamente “realizzato” – qualsiasi cosa si intenda dire con questa parola.

Mi seguite?
Benissimo.

Adesso immaginate di avvertire una rapida scossa elettrica che attraversa i vostri neuroni alla velocità della luce e vi costringe a storcere la bocca e soffiare forte.

Una, due, tre volte in soli cinque minuti.
All’improvviso.

Non potete fare nulla per evitare che accada. Quando arriva, arriva. Il volto si deforma in una smorfia, le palpebre sbattono, la bocca sbuffa rumorosamente.

Questi sono i sintomi che la Sindrome di Tourette causa ad Alessandro Borghi.

Quando l’ho saputo non ci credevo, poi ho visto alcune recenti interviste – non tagliate – in cui il disagio dell’attore è parecchio evidente. E l’ho ascoltato raccontare di come e di quando ha scoperto di essere malato.

Ad oggi, non esiste una cura.

Io credo che, parlandone apertamente, Borghi stia facendo un grande favore a tutti, per almeno due motivi:

1) discutere pubblicamente di questi temi significa combattere lo stigma sociale che isola i malati e ne peggiora drammaticamente la condizione;

2) esistono forme del disagio psichico e neurologico dalle quali non si può guarire completamente, ma la storia di Borghi dimostra che la consapevolezza, la (ri)educazione e la terapia sono in grado di fare tutta la differenza del mondo.

Grazie di vero Cuore Alessandro,
110 e lode.

17.3.2024

Abbi cura di te
❤️

Abbi cura di te

Il ragazzo è seduto nelle prime file, avrà 16, 17 anni… ha ascoltato con grande attenzione tutto ciò che ho detto, prendendo persino appunti. Ho incrociato più volte il suo sguardo, mentre parlavo e mi ha dato più volte l’impressione di trattenersi, di essere sul punto di voler dire qualcosa. Alla fine, si è deciso ad alzare la mano.

“Professore, mi scusi, io sono d’accordo con lei quando dice che, se stiamo vivendo un pessimo periodo, se avvertiamo un malessere, è una buona idea parlarne con uno psicologo, ma alcuni miei amici dicono che i nostri nonni sono cresciuti e sopravvissuti benissimo senza. E che tutte queste storie, alla fine dei conti, non fanno altro che rammollirci”.

“Grazie per essere intervenuto” – ho risposto “Tante persone la pensano come i tuoi amici, ed è esattamente questa forma di ignoranza che dobbiamo combattere.

Se un chirurgo operasse i suoi pazienti seguendo le procedure del XIII secolo, causerebbe la morte di tante persone e sarebbe radiato dall’albo alla velocità della luce.

Nel XXI secolo, operiamo con il laser, sperimentiamo protesi robotiche e nanotecnologie. Perché la salute, come ogni altro campo della scienza, della conoscenza e della tecnica, progredisce, evolve.

Quindi, non ha davvero nessun senso sostenere che i nostri antenati sono sopravvissuti senza parlare mai con uno psicologo: i nostri antenati vivevano meno di noi, i loro corpi soffrivano e si usuravano per malattie che noi, oggi, sconfiggiamo con una semplice pillola.

La psicologia esiste da poco più di un secolo, è vero, ma questo non è di certo un punto a suo sfavore, tutt’altro, ne testimonia l’avanguardia.

Per quanto riguarda invece l’essere rammolliti: se mi fa male un molare vado dal dentista, se temo di essere depresso o di avere una dipendenza, ne parlo con un professionista della salute mentale (psicologo, psicoterapeuta o psichiatra). Non si tratta di essere deboli, ma di avere cura di sé.

Cerchiamo di non dimenticarlo mai.

La fragilità è il nostro superpotere”.

14.3.2024

Nessuno si salva da solo.
❤️

Sei euro

(Torino) – Ha dell’incredibile questa storia: Kanda è un uomo di 50 anni, originario del Mali, soffre di una grave patologia renale, vive e lavora in Italia da circa dieci anni, con regolare permesso di soggiorno.

Sabato scorso, in piena notte, è stato svegliato dall Centro Trapianti del Molinette che, avendo finalmente trovato un rene compatibile, lo invitava a recarsi urgentemente in ospedale.

Felicissimo, ha preso un taxi, ma la sua corsa si è trasformata presto in incubo. L’uomo si è accorto infatti di avere con sé solo 15 euro in contanti, a fronte dei 21 richiesti dal tassista.

Kanda è quindi sceso dal taxi, alla disperata ricerca di un bancomat, pregando il tassista di attenderlo cinque minuti, ma quest’ultimo si è spazientito ed è ripartito, portandosi via anche uno zaino contenente carte di credito, documenti e, soprattutto, cartelle cliniche.

Solo grazie alla comprensione ed alla collaborazione di una validissima equipe di medici ed infermieri, Kanda è riuscito comunque a sottoporsi al trapianto.

Ora è in terapia intensiva.

Ha dichiarato che vorrebbe tanto rivedere il tassista e fargli una sola domanda: perché?

11.3.2024

Per sei euro.

Mala Tempora Currunt