Una donna. Però brava, eh!

Matteo Salvini si presenta davanti alle telecamere senza cravatta, con il collo della camicia sbottonato, stanco e sudato come se fosse appena uscito da una sala operatoria o meglio ancora da una estenuante partita di poker con gli amici – una serata in stile “una notte da leoni”, per capirci.

Dice: “sto lavorando perché ci sia un Presidente donna! Una donna in gamba, non una donna in quanto donna”.

Questa dichiarazione può sembrare razionale e sensata, se la ascoltiamo distrattamente, ma in realtà non ha alcun senso. Cosa significa che deve essere donna – però in gamba, eh?

Immaginate se avesse detto: sto lavorando per un Presidente maschio. Però uno bravo eh, non solo maschio!

Nel momento in cui decidi che sia donna – come valore primario – è del tutto inutile aggiungere “non donna in quanto donna”. Ormai hai posto la pregiudiziale di genere! Ci mancherebbe che, dopo averlo fatto, Salvini ci presentasse una candidatura di basso livello.

Chiaramente, sta strumentalizzando la questione femminile.

Ma dire “il Presidente deve essere una donna” è umiliante e svilente.

È un esercizio di sessismo maschilista paragonabile a quello di chi dice: deve essere uomo (ma uno bravo eh, non solo uomo!). Pensate a quanto possa sentirsi legittimata una eventuale Presidentessa nel sapere che sul tavolo c’erano candidati egualmente o più adatti di lei, ma lei in più era donna ed è stata scelta perché questo – il genere – era il primo e fondamentale requisito.

Signori miei, stiamo parlando del Presidente della Repubblica. Abbiamo diritto ad una candidatura di elevato profilo, indiscutibile valore civile e altrettanta statura morale.

Maschio o femmina non ha importanza, è un indecoroso ragionamento da bar.

29.1.2022

Il teatrino della politica

Senza Scuse

15.326 miliardi di euro di PIL, la prima potenza commerciale al mondo per esportazioni di manufatti e servizi, 340ml di cittadini che usano la stessa moneta.

Tutto questo dà, come risultato, 26 Paesi che discutono per un mese su come accogliere 49 disperati.

Qualcuno abbia il coraggio di dire che salvare solo donne e bambini è un gesto gravemente sessista e discriminatorio.

Ci sono 49 esseri umani alla deriva.

Una nazione civile li accoglie tutti.
Senza se e senza ma.

Un Governo GialloVerdeRosa

Profonda analisi politica di Lilli Gruber:noto che nella lista dei Ministri ci sono poche donne”. Cara Lilli, i Ministri devono essere seri, onesti e competenti. Maschi o Femmine non ha davvero nessuna importanza. Fino a quando non la smetteremo di fare questo genere di commenti non ci liberemo mai del sessismo. Sforziamoci di superare questo femminismo da quinta elementare: quando capiremo che le quote rosa insultano prima di tutto le donne?

Ottenere un posto di lavoro in quanto “donna” dovrebbe essere considerato tanto umiliante quanto essere licenziata per questo stesso motivo.

Teramo a.d. 2018

Ignorantia Legis Non Excusat

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