Considero devianza

Considero devianza la carbonara con la panna, la birra piccola, “il dolce non lo prendo, assaggio il tuo”.

Considero devianza la pizza con l’ananas, la nutella light, il parmigiano sulla pasta col tonno.

Considero devianza lo spoiler a tradimento, il tentativo di parlare a qualcuno che si è appena svegliato, i vocali che superano i tre minuti.

Considero devianza “scrivi amen e condividi”, le catene sui social network, i gruppi whatsapp e le canzoni reggaeton.

Non considero devianza l’obesità, il disagio mentale, l’anoressia e l’hikikomori.

Non considero devianza la dipendenza, il tabagismo o l’alcolismo.

Considero devianza ogni forma di violenza fisica o verbale; l’omofobia e il razzismo.

24.8.2022

Considero devianza il fascismo.

Fratelli d’Italia cura i “deviati”

Giorgia Meloni ha dichiarato di voler combattere le “devianze giovanili” grazie allo sport ed il suo partito ha pensato bene di chiarire il concetto elaborando un elenco esemplificativo – poi più volte ritoccato.

Abbiamo così scoperto che, secondo Fratelli d’Italia, eterogenee forme di dipendenza e disagio psichico – come l’alcolismo, la ludopatia o l’anoressia – possono essere fantasiosamente accomunate al bullismo (?!!).

Abbiamo capito che per Fratelli d’Italia l’obesità è una “devianza” al pari delle baby gang (!!?).

Ma soprattutto abbiamo saputo che il loro programma politico prevede che l’anoressica e l’alcolista vengano curati dallo Stato con lo sport.

Il che denota:
1) una mostruosa ignoranza in tema di disagio e devianza giovanile;
2) l’arroganza di un partito che vuole “normalizzare” e “curare” i giovani “deviati”, mandandoli in palestra – non da un professionista della salute mentale.

Queste sono le premesse.

Immaginate cosa potrebbero combinare al Governo del Paese.

23.8.2022

Fratelli d’Italia cura i “deviati”.

Lavoro e dignità

1) Beauty è una ragazza nigeriana di venticinque anni e lavora in uno stabilimento balneare in Calabria, a Soverato Marina. Pochi giorni fa è andata dal suo titolare a chiedere per quale motivo, dopo un mese di lavoro, avesse ricevuto solo 200 euro e non i 630 pattuiti.

Ha ricevuto calci, pugni, insulti.

L’uomo le ha spezzato un dito, poi, ha distrutto il cellulare di Beauty – sperando di cancellare il video dell’aggressione.

2) Pochi giorni fa, il gazzettino veneto riportava tra virgolette la seguente frase di un imprenditore locale: “Cerco venti persone, siamo costretti a prendere immigrati”. È una frase curiosa, “stonata”, sicuramente non è questo ciò che intendeva dire l’imprenditore.

La notate anche voi la sottile distinzione tra “persone” e “immigrati”; avete letto il verbo “prendere” al posto di “assumere”; ma soprattutto l’eloquente “siamo
costretti”?

Perché assumere esseri umani provenienti da un altro Paese è notoriamente un peccato… non sta bene, non si fa.

3) In Italia l’occupazione ha raggiunto il 60%un tasso altissimo, mai più toccato dal 1977. Strano, visto che una pletora di imprenditori accusa i giovani di non aver più voglia di lavorare.

Conclusioni
Non è vero che mancano lavoratori, a voi mancano gli schiavi da poter umiliare, ricattare e sottomettere.

l’Italia del lavoro nero, dello sfruttamento e del razzismo è l’Italia contro la quale dobbiamo combattere, questo è il Paese reale che abbiamo il dovere morale di affrontare a muso duro, sconfiggere e finalmente cambiare.

4.8.2022

Mala Tempora Currunt