Caldo

Non ti lascia vivere, questo caldo.

Ti toglie il fiato, il sonno, l’appetito… Non uscite nelle ore più calde: dalle 8.30 del mattino al 27 settembre.

Ti insegue come una bestia feroce, questo caldo. Resta attaccato alla schiena, brucia nei polmoni, annebbia il pensiero. Dicono che in qualsiasi sistema chiuso – chimico, fisico o sociale – se aumenta il caldo aumenta la confusione… sarà per questo motivo che la maggior parte dei serial killer agisce l’estate. Pensate ad esempio all’americano “Sam”, al mostro di Firenze, o peggio ancora ai gruppi reggaeton.

Ti toglie la voglia di fare qualsiasi cosa, questo caldo. Dicono che anche per questo motivo i Paesi del Sud abbiano una produttività minore rispetto al Nord del Pianeta. Ed in effetti, abbiamo tutti in mente l’immagine dei messicani che si godono la loro beata siesta serenamente appoggiati al muro di bianchissime case, con le mani sul grembo e il sombrero calato sul viso; i nostri concittadini che vivono in alcuni piccoli paesini, che sembrano sempre avere tutto il tempo del mondo, mentre si muovono al rallentatore; Salvini che balla tra le cubiste e beve cocktails in una famosa discoteca sulla spiaggia.

Toglie la voglia di lavorare a tutti, questo caldo – figuriamoci a chi non l’ha mai avuta ;)

Aumenta la conflittualità sociale, questo caldo; accresce la fatica fisica e mentale; peggiora i sintomi della depressione. Ma ha anche dei difetti.

Stimola gli incendi.

Non riesce neanche più a combattere il covid.

Insomma, è inutile e dannoso come le sue amate zanzare.

Lo sfrutteremo per migliorare la nostra pazienza, per accrescere il problem solving e la capacità di lavorare sotto stress?

Il primo che commenta “ne usciremo migliori” sarà caldamente invitato a raccogliere ortiche sulla superficie del sole, assieme agli amici del grande Poeta.

20.7.2022

Datemi cinque gradi di meno, subito, e vi giuro che nessuno si farà del male :)

La villa dello scandalo

Andrea Crisanti, stimato microbiologo, docente dell’Università di Padova, dopo una vita di onesto lavoro ha deciso di accendere un mutuo per comprare una villa.

La notizia ha creato grande scandalo e scatenato il peggio della rete, tanto che Crisanti è stato costretto a giustificarsi – scusandosi quasi per l’acquisto.

Io non ci trovo davvero nulla di strano nel fatto che quest’uomo si sia comprato una villa, lo ha fatto alla luce del sole, a sessantasei anni, grazie ai risparmi ottenuti con un lavoro onesto.

Solo in Italia può dare scandalo, perché qui siamo abituati a vedere i ricercatori girare in panda, mentre i criminali si comprano la seconda Ferrari a vent’anni – e nessuno si scandalizza.

Caro Andrea Crisanti, congratulazioni per la tua splendida villa, goditela. Alla faccia degli sciocchi, dei leoni da tastiera e degli invidiosi.

21.2.2022

Cronache da un Paese malato.

Chi ruba ad un ladro

La Guardia di Finanza ha identificato una banda di truffatori impegnata nella vendita di green pass falsi e inutili come una bistecca di tofu.

Gli indagati frodavano gli utenti di telegram, probabilmente il loro vero scopo non consisteva tanto nell’ottenere cento euro per ogni green pass fasullo, quanto nel carpire illecitamente i dati sensibili dei loro clienti.

Peccato che la Guardia di Finanza abbia rovinato tutto.

“Ma come?! Proprio lei! Lei non può dire queste cose!!!”

Non posso?

Siamo nel bel mezzo di una pandemia che ha già ucciso cinque milioni di persone nel mondo. Oltre a queste milioni di altri pazienti che sono stati curati poco e/o male per assenza di risorse. È appena stata identificata una nuova variante.

E un manipolo di agguerriti idioti che crede di aver scoperto un complotto mondiale leggendo quattro stupidaggini su internet prova a frodare lo Stato, mettendo a repentaglio la salute di tutti, comprando su telegram un green pass falso – piuttosto che fare il vaccino.

Si fidano di uno sconosciuto che vende documenti falsi su telegram più che della comunità scientifica internazionale?

Problemi loro.

Lasciateli al loro misero destino.
Più che altro, diamo una medaglia ai truffatori.

È una provocazione, sia chiaro.

Ma iniziamo ad averne tutti le tasche piene di certa gente.

28.11.2021

“Chi ruba ad un ladro è santo due volte”.

Uno spazio alla volta

Ieri sono tornato in Facoltà per svolgere esami “in presenza” – dopo mille anni e un secolo di dad.

Finalmente ho potuto dialogare con i miei studenti, senza dover fare i conti con problemi di connessione, microfoni bislacchi e tentativi di sabotaggio.

L’esame è tornato ad essere un colloquio pubblico ma riservato, abbiamo recuperato il nostro piccolo spazio di intimità in cui occhi che diventano umidi, volti che arrossiscono, errori o gaffe di ogni genere restano un segreto tra esaminatore e esaminando.

Abbiamo recuperato il nostro piccolo spazio di intimità in cui nessuno può registrare la prova di un altro studente e diffonderne il video in 4k su tutti i social – rendendolo oggetto di imperituri sberleffi, sagaci parodie e mitici meme.

Insomma, siamo finalmente tornati a casa.

Se continuiamo così, con prudenza, nel rispetto della comunità e dei più fragili, davvero andrà tutto bene. Non torneremo più soli come le penne lisce sugli scaffali dei supermercati (vi sblocco un ricordo). Non ci saranno altri concerti da balcone. Non avremo più bisogno di infermieri martiri.

Difendiamo le preziose conquiste di questi giorni e, per il bene di tutti, andiamo avanti con vaccini e green pass.

7.9.2021

L’Istruzione riprende “in presenza”.

Riprendiamoci la nostra vita, uno spazio alla volta.

Una grande festa

La scellerata follia dei tifosi di calcio, ieri, a Milano. Cosa vuoi che sia per una regione flagellata dal virus? Vuoi mettere l’urgenza di accalcarsi e abbracciarsi con i rischi per la salute pubblica?

Come se Atalanta – València, lo scorso anno, non ci avesse insegnato nulla.

Alla faccia di tutti i morti per covid, con covid e di covid.

Alla faccia delle scuole, delle palestre, dei teatri, delle autocertificazioni, dei matrimoni rinviati, dei concorsi saltati, dei reparti d’ospedale chiusi ai parenti e di tutti i sacrifici che abbiamo fatto sino ad oggi.

Qui si tratta dello scudetto, mica briciole.
È un rischio calcolato.

3.5.2021

Senza vergogna.

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