Chi ruba ad un ladro

La Guardia di Finanza ha identificato una banda di truffatori impegnata nella vendita di green pass falsi e inutili come una bistecca di tofu.

Gli indagati frodavano gli utenti di telegram, probabilmente il loro vero scopo non consisteva tanto nell’ottenere cento euro per ogni green pass fasullo, quanto nel carpire illecitamente i dati sensibili dei loro clienti.

Peccato che la Guardia di Finanza abbia rovinato tutto.

“Ma come?! Proprio lei! Lei non può dire queste cose!!!”

Non posso?

Siamo nel bel mezzo di una pandemia che ha già ucciso cinque milioni di persone nel mondo. Oltre a queste milioni di altri pazienti che sono stati curati poco e/o male per assenza di risorse. È appena stata identificata una nuova variante.

E un manipolo di agguerriti idioti che crede di aver scoperto un complotto mondiale leggendo quattro stupidaggini su internet prova a frodare lo Stato, mettendo a repentaglio la salute di tutti, comprando su telegram un green pass falso – piuttosto che fare il vaccino.

Si fidano di uno sconosciuto che vende documenti falsi su telegram più che della comunità scientifica internazionale?

Problemi loro.

Lasciateli al loro misero destino.
Più che altro, diamo una medaglia ai truffatori.

È una provocazione, sia chiaro.

Ma iniziamo ad averne tutti le tasche piene di certa gente.

28.11.2021

“Chi ruba ad un ladro è santo due volte”.

Rock n’ Roll is Here to Stay

Quando avevo dodici anni ero molto affezionato al mio amico Andrea, che aveva circa tre anni più di me. Andrea era intelligente, curioso, dotato di un peculiare acume e di una ottima educazione. Solo che il nostro background familiare era parecchio diverso – soprattutto dal punto di vista politico.

Quindi capitava spesso che avessimo delle discussioni che seguivano sempre lo stesso schema: io facevo un’affermazione di principio chiaramente estrema e tropo forte – del tipo “chi non suona rock non è un vero musicista”.

Poi mi appassionavo a difendere questa tesi con quella spregiudicatezza tipica degli adolescenti. Lui invece iniziava a formulare, molto pacatamente, ragionevolissime obiezioni che io ero, per onestà intellettuale, costretto ad accettare lentamente, una ad una, fino a ridimensionare quasi del tutto il mio sconsiderato assunto iniziale.

Mi vengono sempre in mente questi discorsi quando osservo ciò che hanno detto e fatto alcuni noti uomini politici e di spettacolo negli ultimi due anni.

  1. Il virus non esiste, è una banale influenza 2. Il virus esiste, ma non è grave 3. Il virus è grave, ma non si muore 4. Si muore, ma mai se sei giovane e in piena salute 5. Muoiono anche i giovani e in piena salute, ma è raro che accada…

Così, saltando da un “ma” all’altro, sono passati da no-covid a no-vax a no-mask a no-green pass.

Sono passati da “è tutto un complotto della NASA” a “io il vaccino l’ho fatto, ma sollevo qualche dubbio sulla legittimità costituzionale del secondo articolo del terzo dpcm di Conte, quarto comma, lettera f”.

Li osservo. Sorrido amaramente e scuoto la testa, ripensando alla infinita pazienza di Andrea.

Abbiamo a che fare con una piccola percentuale di fratellini minori che fanno ancora tanta fatica ad accettare la realtà delle cose.

È inutile aggredirli, insultarli o minacciarli.

Piano piano, un “ma” alla volta, si vaccineranno anche loro.

6.11.2021

Mala Tempora Currunt

– grazie per quelle discussioni, Andrea.

PS: chi non suona rock non è un vero musicista.

La Sentenza

In qualità di Presidente del Consiglio Giuseppe Conte affrontò la prima ondata di covid, giustamente definita da molti commentatori come la più grave emergenza vissuta nel nostro Paese dal dopoguerra ad oggi.

Lo fece utilizzando anche lo strumento giuridico dei DPCM – Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Come giurista, mi schierai immediatamente dalla parte del Governo, sostenendo la correttezza formale e la sostanziale giustezza di quelle misure.

Dovetti quindi affrontare orde di analfafascisti assetati di sangue che, pur di contestare l’operato di Conte, citavano a sproposito un’intervista di Cassese della quale avevano compreso forse mezza parola.

Poi arrivò un giudice di pace di Frosinone che sollevò formalmente la questione di Costituzionalità e per loro fu l’apoteosi.

Benissimo.

Ieri la Corte Costituzionale ha risposto al quesito in maniera forte e chiara: il Presidente Conte ha operato in modo giuridicamente ineccepibile, rispettando la Costituzione e la gerarchia delle fonti che essa prevede.

Ci hanno frantumato l’anima per mesi, nel mezzo della prima ondata di una tragica pandemia, con la presunta illegittimità costituzionale dei DPCM, adesso, finalmente, la questione è stata risolta dalla massima Autorità in materia.

Cari analfafasci, la Corte ha parlato.
Ora potete chiedere scusa al Paese.

24.9.2021

Piccole grandi rivincite

Restare nei bordi

I no-vax paragonano il green pass alle discriminazioni nazi-fasciste nei confronti degli ebrei.

Oltre ad essere parecchio offensivo, questo parallelismo dimostra che non hanno compreso davvero nulla della situazione che stiamo vivendo.

Gli ebrei, gli omosessuali, le persone con disabilità e i rom furono infatti discriminati, torturarti e uccisi, semplicemente perché esistevano.

Ai non vaccinati chiediamo invece l’immenso sacrificio di non andare ai concerti o in discoteca, evitando assembramenti – lo facciamo per combattere il dilagare di una pandemia.

1) Chi possiede il green pass ha minori possibilità di contrarre il virus e dunque di trasmetterlo (basterebbe questo dato statistico a giustificare un trattamento differenziato); 2) Nel raro caso in cui un vaccinato contragga il virus ha possibilità minime di finire in terapia intensiva – e dunque di affollare gli ospedali, arrecando un danno all’intera comunità 3) pur essendo infettato e infettivo, il vaccinato evita che il virus replichi, impedendo la genesi di varianti più pericolose e aggressive.

Questi tre motivi giustificano un trattamento differenziato in ragione di ciò che le persone decidono di fare o non fare per tutelare se stesse e la comunità in cui vivono.

Cari no-vax, più facile di così ci sono solo i disegnini da colorare, cercate almeno di restare nei bordi 😉

21.7.2021

Il green pass non implica un privilegio per pochi, ma un beneficio per tutti.

Una grande festa

La scellerata follia dei tifosi di calcio, ieri, a Milano. Cosa vuoi che sia per una regione flagellata dal virus? Vuoi mettere l’urgenza di accalcarsi e abbracciarsi con i rischi per la salute pubblica?

Come se Atalanta – València, lo scorso anno, non ci avesse insegnato nulla.

Alla faccia di tutti i morti per covid, con covid e di covid.

Alla faccia delle scuole, delle palestre, dei teatri, delle autocertificazioni, dei matrimoni rinviati, dei concorsi saltati, dei reparti d’ospedale chiusi ai parenti e di tutti i sacrifici che abbiamo fatto sino ad oggi.

Qui si tratta dello scudetto, mica briciole.
È un rischio calcolato.

3.5.2021

Senza vergogna.

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