Verba Manent

Quando parli con qualcuno vuoi dire 100 cose, di queste 100 cose che ti affollano la mente riuscirai ad esprimerne forse 80, l’altra persona ne ascolterà circa 50, ne capirà 30 e, se tutto va bene, ne ricorderà 10.

Questo è uno dei paradossi della comunicazione, illustrato molto bene dalla scuola di Palo Alto. Si tratta di un meccanismo che dovremmo sempre tenere a mente quando parliamo con gli altri. Perché la comunicazione è “un ponte gettato tra due coscienze”.

Non è mai facile farsi capire, evitare disguidi e fraintendimenti.

Ecco perché siamo molto felici quando invece troviamo qualcuno che presta seriamente ascolto alle nostre parole e ci dà l’impressione di comprendere ciò che pensiamo e diciamo.

Di tutto questo e di altro ancora parlerò nel seminario on line “La parola crea il mondo“, che svolgerò venerdì 28 gennaio, alle ore 21.00, in diretta su Facebook – trovate tutte le informazioni seguendo questo link

https://fb.me/e/4503qtcFZ

Si tratterà di una ottima occasione di sviluppo e crescita personale, non potete mancare.

24.1.2021

Verba Manent :)

Un passo avanti

Fake News a rotelle

Da ieri circola sui social network un video in cui un gruppo di studenti usa i banchi con le rotelle per giocare a scontrarsi, sono tutti senza mascherina, incuranti delle più elementari norme di sicurezza.

Il video è stato condiviso anche da Matteo Salvini, accompagnato dall’hashtag “Azzolina Bocciata”.

Peccato che risalga al 2017.

Matteo Salvini – e la sua galassia di marketing politico – hanno dunque cavalcato allegramente questa fake news grossa come una casa pur di trarne un vantaggio elettorale.

Il punto è che la destra aspettava questi primi giorni di scuola con la bava alla bocca e gli occhi iniettati di sangue. Sognavano incidenti, manifestazioni e disordini. Qualsiasi cosa, pur di fare il tiro a segno sul Governo Conte.

È andata male.

Tutti stanno facendo la propria parte: il Governo, i dirigenti scolastici, i docenti, le famiglie e gli alunni, nella consapevolezza che la situazione è complicata ed inedita, che i problemi sono tanti e tanti sono i sacrifici, ma di certo non si risolvono a colpi di selfie, pagliacciate e fake news.

Teramo 16.9.2020

La nostra più grande fortuna è che in cabina di regia, ad affrontare questa emergenza, non ci siano Salvini e Meloni.

Sarai anche brava, ma sei brutta.

Giovanna Botteri è una giornalista, corrispondente da Pechino per la RAI, negli ultimi giorni è stata travolta da un ciclone di indecorose critiche per il suo aspetto fisico. La trasmissione Striscia la Notizia e il web si sono spalleggiati a vicenda, alimentando, nei suoi confronti, un ciclone di insulti e di cattiverie comunemente definito “body shaming”.

Botteri ha risposto con grande signorilità, mettendo tutti a tacere, con poche e precise parole:

“Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa e ci si aspetta da una giornalista”.

Bravissima. Il body shaming è una colossale stupidaggine degna di una società barbara.

Le persone, maschi e femmine, dovrebbero essere giudicate esclusivamente per ciò che dicono, sanno e fanno. Da un professionista mi aspetto che faccia bene il suo lavoro, considerarne l’aspetto fisico è infantile, inutile e sgradevole.

Paradossalmente, le critiche televisive sono state mosse da Michelle Hunziker, molto impegnata per difendere le donne da ogni forma di violenza e discriminazione al fianco della onlus doppia difesa. A riprova del fatto che insulti, volgarità e scorrettezze nei confronti delle donne vengono percepite da tutti – persino da chi si dichiara femminista! – in maniera molto diversa a seconda del fatto che a firmare l’articolo sia un maschio o una femmina.

Ricordo benissimo una nota blogger, anche lei molto impegnata nella difesa dei diritti delle donne, definire “strappone” un gruppo di ballerine in un suo osannato post di qualche tempo fa senza che nessuno – ripeto nessuno – dicesse “a” davanti a tanta e scorretta volgarità – peraltro esplicitamente sessista.

Ma la discriminazione è sbagliata sempre e a prescindere: dal mio punto di vista non cambia una virgola se il carnefice è maschio o femmina, giovane o vecchio, bello o brutto. Altrimenti facciamo lo stesso identico gioco di chi vorremmo combattere. Cadiamo nella sua stessa trappola.

Il fatto che in Italia accadano cose come questa è il segno che di strada dobbiamo farne ancora tanta.

Roma 3.5.2020

Mala Tempora Currunt

Io Resto A Casa E Leggo

IoRestoACasaELegggo

Venerdì 20 alle ore 19.00 sarò in diretta sulla pagina pubblica di Facebook [Due Minuti Di Lucidità] per un aperitivo condiviso con voi. Sarà un’ottima occasione per fare quattro chiacchiere, prendere un aperitivo e parlare dei libri che stiamo leggendo in questo periodo.

Prendete nota: dopodomani, venerdì 20, su Facebook , portate il vostro aperitivo e il vostro libro!

Roma 18.3.2020

Nunc Est Bibendum

[Ora è il momento di bere insieme]