LA Presidentessa della BCE LA Presidentessa del Consiglio d’Europa LA Presidentessa di Reuters LA Presidentessa del CERN LA Cancelliera tedesca – politico più influente in Europa
La Seconda Carica dello Stato in Italia LA Ministra dell’Interno LA Ministra della Giustizia LA donna a capo dei Servizi Segreti Italiani LA Rettrice de La Sapienza LA prima Donna europea al comando di una Stazione Spaziale Internazionale.
Ditelo alle vostre bambine che non hanno limiti, spiegate loro che nella vita possono arrivare ovunque, che possono studiare, immaginare e realizzare qualsiasi cosa.
Oggi la mia villa sul mare è silenziosa e serena come non mai, sono sceso nel seminterrato per mettere a posto i ricordi di una vita: il premio bancarella, il trofeo come pianista jazz più dotato di Roma, la coppa per il primo posto alle regionali di scacchi – nel 1996.
Rovistando nei vecchi scatoloni è saltata fuori anche una foto di venti anni fa, assieme a Scarlett Johansson, mi sono fermato a pensare a come sarebbe stata la nostra vita insieme, oggi, se non ci fossimo lasciati in quel modo assurdo e ridicolo, che forse un giorno vi racconterò.
Poi sono salito al primo piano, ho dato istruzioni alla servitù per il pranzo e mi sono messo a meditare davanti al mare, ora sono totalmente solo su questa piccola spiaggia privata fatta di sabbia bianca come l’anima dei puri, penso al futuro, mi interrogo sulle prossime mosse.
Nel pomeriggio prenderò un volo privato per tornare a Roma. Da oggi è disponibile in pre order il mio secondo romanzo e la casa editrice ci tiene che io sia reperibile. Si parla già di un adattamento cinematografico, vogliono che incontri Elio Germano e Andrea Delogu per sondare la loro disponibilità.
Ovviamente nulla di tutto ciò è vero.
Non ho (mai avuto) una villa, una spiaggia privata e la servitù. Non ho (mai) vinto le regionali di scacchi e (purtroppo) non ho mai incontrato Scarlett Johansson.
Perdonatemi, volevo solo capire cosa si prova a parlare di una cosa che non conosci e non hai mai avuto, come quando Meloni, Salvini e Berlusconi ci ammorbano con il rispetto per la “famiglia tradizionale”, discettando pubblicamente su concetti dei quali non capiscono nulla.
10.5.2021
“Onorevole Meloni, cosa è il gender?” “Non lo so, non l’ho mai capito”
È bello che al concerto del primo maggio qualcuno si occupi di politica, è bello che lo faccia un personaggio molto amato dai giovani e che le sue parole siano nette, chiare, inequivocabili.
Fedez ieri ha affermato tre cose che sono sotto gli occhi di tutti.
La lega sta facendo ostruzionismo per bloccare un disegno di legge che gode di larghissimo consenso nel Parlamento e nel Paese.
La lega vanta tra i suoi politici più di un omofobo – dal signore che avrebbe voluto mettere nel forno il figlio gay a quello che chiedeva ai gay di comportarsi “come persone normali”.
Gli ultracattolici intransigenti di destra sono, nella migliore delle ipotesi, una massa di ipocriti in buona fede.
Scandalo.
La Rai, che aveva chiesto al cantante una copia del suo discorso, lo ha contattato prima del concerto per convincerlo a non essere così esplicito e diretto.
Queste cose non si possono dire. Magari Salvini si offende.
Scopriamo quindi che la destra ama chiamare le cose “con il loro nome” solo quando deve rivendicare il diritto di insultare e discriminare altri esseri umani.
(Roma) La lega sta bloccando l’approvazione della legge Zan contro l’omotransfobia in Senato. Ovviamente, al suo fianco ci sono anche i fratellini d’Italia e i nipotini di Silvio – a riprova del fatto che le destre hanno, da sempre, un grosso problema con qualsiasi provvedimento per l’affermazione dei diritti civili.
Gli argomenti preferiti dai fascioconservatori sono essenzialmente tre.
Il primo è che “le leggi ci sono già“. Ed è una vigliacca bugia. Non significa assolutamente nulla. Abbiamo bisogno di integrare gli art.604 bis e 604 ter del codice penale per riconoscere una specifica aggravante nel caso in cui una persona venga aggredita e/o discriminata per ciò che è – così come accade già quando le motivazioni del reo sono etniche, religiose o razziali.
Il secondo è che in questo modo si limiterebbe la libertà di espressione del pensiero. Il che ha senso. Ma solo se i tuoi pensieri liberi sono violenti e discriminatori. Insomma, ha senso solo se vuoi essere libero di sputare odio sugli altri, istigando i cittadini a commettere un delitto contro una persona “colpevole” di non essere come tu vorresti che fosse.
Il terzo è che “ci sono altre priorità“. Questo è il più stupido dei tre – ed è una bella gara. Qualcuno pensa seriamente che approvare una legge tolga “tempo” ai nostri parlamentari “impedendo loro” di fare altro? Se la risposta è affermativa vuol dire che avete una concezione molto strana di quanto lavorino e degli impegni che hanno. Perché hanno tutto il tempo del mondo, credetemi.
Soprattuto, amici del centro destra, dovete smetterla di pensare che limitare i diritti altrui significhi migliorare la vostra condizione.
Mettetevi bene in testa che all’interno di una comunità nessuno trae un vantaggio dalla sofferenza inutile e ingiustificata degli altri.
1.4.2021
Approvare la legge contro l’omotransfobia è un necessario gesto di civiltà e di progresso giuridico. Abbiamo atteso anche troppo.