I reati prioritari

(Roma) – Ci siamo. Il governo sta preparando la lista dei reati prioritari, per limitare, gravemente e di fatto, la libertà e la discrezionalità dei PM.

Bisognerà perseguire prima i furti, gli stupri, le rapine… Poi, con calma, se proprio resta tempo, la corruzione, la concussione e i reati contro la pubblica amministrazione.

Questa classe politica si auto-assolve dei suoi peggiori reati, quelli commessi ai danni tutti, il motivo per il quale gli ospedali sono fatiscenti, mancano poliziotti e scarseggiano gli asili.

Il motivo per il quale crollano i ponti e alla prima scossa di terremoto vengono giù gli edifici costruiti con la sabbia.

Il sogno antico di Forza Italia sta per realizzarsi, sarà il parlamento (questo parlamento) a rendere “non prioritaria” la corruzione. Con grande gioia dei furbetti del quartierino, dei faccendieri e delle associazioni.

Avranno finalmente le mani libere.

Questo è il prezzo che Giorgia paga per il suo premierato, dopo aver accontentato la Lega con l’autonomia, ora è il turno di fare felice Forza Italia.

24.6.2024

Stanno distruggendo l’Italia
Una riforma alla volta.

(Dis)onestà intellettuale

Leggete fino in fondo, perché questa storia è allucinante.

Walter Onichini si svegliò di soprassalto nel cuore della notte e, affacciandosi alla finestra della camera da letto, vide un ladro che provava a rubare la sua Audi S4. Impugnò dunque il suo fucile a pompa calibro 12 magnum e, sparando alle ombre, ferì Elson Dreca, 22 anni, cittadino albanese, mentre stava facendo retromarcia per fuggire.

Il ladro abbandonò l’auto e, invocando aiuto, provò ad allontanarsi a piedi. Onichini sparò di nuovo e lo ferì alla schiena.

Poi scese in cortile, chiese alla moglie di ripulire con la varecchina le tracce di sangue sul selciato, caricò il ladro nel bagagliaio, lo portò in aperta campagna e lo abbandonò rantolante in un canale.

Questi fatti sono stati accertati nel corso di tre gradi di giudizio.

Con oltre cento pallini di varie misure conficcati nella carne, avendo subito, tra le altre cose la rottura della milza, la rottura del rene, una perforazione gastrica ed iteale, Dreca è sopravvisuto solo perché un extracomunitario che stava andando al lavoro in bici si accorse del suo corpo agonizzante e chiamò prontamente i carabinieri.

Oggi Matteo Salvini riassume l’intera storia, letteralmente agghiacciante, con le seguenti parole: “è intollerabile che Walter Onichini sia in carcere per aver difeso se stesso e la sua famiglia da dei ladri albanesi”. Al suo fianco, si schiera compatto il partito dei fratellini d’Italia.

Cari giustizieri della notte, in questa brutta storia la legittima difesa c’entra come il tofu sulla carbonara.

Va bene che il vostro “elettore tipo” apprezza molto la brutale semplificazione unita alla più rozza pubblicità comparativa (il ladro straniero in libertà e l’italiano povera vittima in carcere), ma a tutto c’è un limite.

Anche alla disonestà intellettuale.

18.9.2021

Raccontala bene la storia, raccontala tutta, Matteo.

I fascioconservatori contro gli omosessuali

(Roma) La lega sta bloccando l’approvazione della legge Zan contro l’omotransfobia in Senato. Ovviamente, al suo fianco ci sono anche i fratellini d’Italia e i nipotini di Silvio – a riprova del fatto che le destre hanno, da sempre, un grosso problema con qualsiasi provvedimento per l’affermazione dei diritti civili.

Gli argomenti preferiti dai fascioconservatori sono essenzialmente tre.

Il primo è che “le leggi ci sono già“. Ed è una vigliacca bugia. Non significa assolutamente nulla. Abbiamo bisogno di integrare gli art.604 bis e 604 ter del codice penale per riconoscere una specifica aggravante nel caso in cui una persona venga aggredita e/o discriminata per ciò che è – così come accade già quando le motivazioni del reo sono etniche, religiose o razziali.

Il secondo è che in questo modo si limiterebbe la libertà di espressione del pensiero. Il che ha senso. Ma solo se i tuoi pensieri liberi sono violenti e discriminatori. Insomma, ha senso solo se vuoi essere libero di sputare odio sugli altri, istigando i cittadini a commettere un delitto contro una persona “colpevole” di non essere come tu vorresti che fosse.

Il terzo è che “ci sono altre priorità“. Questo è il più stupido dei tre – ed è una bella gara. Qualcuno pensa seriamente che approvare una legge tolga “tempo” ai nostri parlamentari “impedendo loro” di fare altro? Se la risposta è affermativa vuol dire che avete una concezione molto strana di quanto lavorino e degli impegni che hanno. Perché hanno tutto il tempo del mondo, credetemi.

Soprattuto, amici del centro destra, dovete smetterla di pensare che limitare i diritti altrui significhi migliorare la vostra condizione.

Mettetevi bene in testa che all’interno di una comunità nessuno trae un vantaggio dalla sofferenza inutile e ingiustificata degli altri.

1.4.2021

Approvare la legge contro l’omotransfobia è un necessario gesto di civiltà e di progresso giuridico. Abbiamo atteso anche troppo.

Nessuna vendetta

Quando ho letto che Pietro Genovese è stato condannato a otto anni di carcere per aver investito e ucciso Gaia e Camilla, ho immaginato orde assatanate di giuristi del web lamentarsi per la clemenza della Corte – senza avere la minima idea di cosa stabilisca il codice penale in caso di omicidio stradale o di cosa abbiano dichiarato periti e testimoni durante il processo.

Poi ho letto le dichiarazioni di Gabriella Saracino – madre di Gaia.

Sono felice per la sentenza, ma sinceramente dispiaciuta per Genovese”.

Questa frase non contiene alcuna contraddizione, anzi, possiede un elevatissimo valore civile, giuridico e morale.

La madre di Gaia prova un sentimento di soddisfazione che non ha niente a che fare con la sofferenza del condannato, ma riguarda, più esattamente, la necessità di dare un “senso” e un ordine al mondo.

Perché la Giustizia non è odio, rivalsa, vendetta.

Per assurdo, queste stesse parole avrebbe potuto pronunciarle anche la madre di Pietro: mi dispiace per mio figlio, ma sono felice per la sentenza.

Perché la Giustizia vola più in alto dei nostri interessi personali e rende un servizio a tutti, sempre e comunque.

Roma 21.12.2020

Fiat Iustitia Ne Pereat Mundus
[Sia Fatta Giustizia Per Salvare Il Mondo]

La maestra ingenua e la cattiveria altrui

Torino, mentre una maestra d’asilo ha una relazione con un calciatore dilettante, gli invia diciotto foto intime e un filmato – in alcune delle foto il volto è perfettamente riconoscibile, mentre in una si legge addirittura nome e cognome.

Per vantarsi della conquista, il ragazzo “pensa bene” di condivide i file sulla chat degli amici (reato).

La moglie di uno di questi amici riconosce in quelle immagini la maestra di suo figlio e “pensa bene” di diffondere le foto tra le altre mamme (reato).

Non contenta, la “signora” telefona alla maestra dicendole che se avesse denunciato qualcuno dei protagonisti, lei avrebbe parlato con la dirigente scolastica chiedendo il licenziamento della maestra (reato).

La maestra denuncia, la “signora” si vendica, la dirigente scolastica convoca la maestra e la convince a dimettersi.

Poi, racconta alle mamme il motivo delle dimissioni (reato).

Totale: l’ex ragazzo ha ammesso le sue responsabilità, ha risarcito la vittima, è stato condannato ed ha chiesto di usufruire dell’istituto della messa alla prova.

La “signora” e la dirigente scolastica sono sotto processo.

La maestra ha perso il lavoro.

Prima di tutto lasciatemi esprimere la massima solidarietà a questa donna, vittima della superficialità, della pochezza e della cattiveria altrui. Consentitemi di sottolineare che in questa storia ci sono tanti colpevoli, ciascuno con il suo grado di responsabilità, e la maestra non rientra in alcun modo di essi.

Una volta chiarito che la colpa è TUTTA di chi tradisce la fiducia altrui, permettetemi di dare un consiglio a chi legge queste righe: non inviate ad altre persone materiale scabroso di cui siete protagonisti, non fatelo mai e per nessun motivo.

Non potete sapere cosa accadrà di quelle foto, non potete sapere come reagirà chi le vedrà, non avete idea di come potrebbero essere utilizzate dopo mesi – o persino anni.

Diffondere questo genere di contenuti è esattamente come giocare alla roulette russa. Perché la gente che ci circonda è spesso stupida, cattiva, piccola.

Non date loro la possibilità di farvi del male.

Non ne vale la pena.