Uno degli effetti collaterali del covid è che ci sta mettendo gli uni contro gli altri: partite iva contro dipendenti, nord contro sud, giovani contro anziani. Il virus sta disintegrando la società, si insinua dentro crepe che esistono da sempre, alligna nei conflitti sociali irrisolti e li fa detonare alla massima potenza.
Abbiamo il dovere di resistere e restare uniti, perché il nemico è uno, è comune e trae grande vantaggio dalle invidie, dalle ripicche, dalle nostre infinite discussioni.
Anche per questo motivo il Governo deve provvedere urgentemente a mettere in sicurezza i redditi a rischio, deve aiutare i commercianti, i ristoratori, i lavoratori dello spettacolo e le famiglie in difficoltà.
Roma 28.10.2020
Non vedremo la fine della guerra se non riusciamo più a pronunciare la parola “noi”.
Photo: K. Delvecchio

Non sono un negazionista ne tantomeno porto odio nei confronti del team governativo. Ma domande nascono spontanee: dopo il primo blocco che ci ha costretti in casa per oltre 60 giorni dove sono quelle promesse di messa in sicurezza del Paese. E soprattutto dove sono le promesse di completare il quadro sanitario con ampliamento di strutture e rafforzamento di operatori sanitari?? Per quanto sembra che anche gli attuali politici (come tutti coloro che hanno attraversato il bel paese dagli anni 90in poi) navigano a braccio senza avere nessuna idea concreta di cosa fare e soprattutto riempiono di chiacchiere. E per quanto ne so: le chiacchiere stanno a zero
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