Ieri, alla Camera dei Deputati, l’onorevole Claudio Borghi (lega) ha sostenuto che il diritto al lavoro viene prima del diritto alla salute.
La prova sarebbe che il diritto al lavoro è sancito prima (art. 4) mentre il diritto alla salute è stabilito dall’art. 32. Inoltre, ha aggiunto Borghi, l’art. 1 stabilisce che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro.
Quindi, ad avviso di Borghi gli articoli costituzionali più importanti hanno un numero più basso, quelli meno importanti hanno un numero più alto.
La tesi è talmente ridicola che non varrebbe neanche la pena mettersi a discutere, considerate che l’ultimo articolo – quello che, in base alle sue idee dovrebbe essere il meno
La tesi è talmente ridicola che non varrebbe neanche la pena mettersi a discutere, considerate che l’ultimo articolo – quello che, in base alle sue idee dovrebbe essere il meno importante di tutti – stabilisce “solamente” che la forma repubblicana non è soggetta a revisione costituzionale – una bazzecola, in fondo è solo l’unica cosa che non si può cambiare senza fare una guerra civile.
Per capirci, se uno studente di giurisprudenza mi dicesse che il diritto alla libera espressione del pensiero (art. 21) è meno importante della tutela delle minoranze linguistiche (art. 6), perché “viene dopo”, lo caccerei dalla Facoltà talmente velocemente da farlo tornare indietro nel tempo.
Più interessante, invece, il riferimento all’articolo uno.
Secondo lui i costituenti avrebbero dovuto scrivere “L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sulla sopravvivenza dei cittadini” – così facendo sarebbero passati per matti, ma avrebbero chiarito (a Borghi) che la vita è un bene di primaria e fondamentale importanza e che la sua tutela giustifica la momentanea e ragionevole compressione di ogni altro valore costituzionale.
Insomma, diamo il benvenuto a Borghi nel club dei docenti universitari di Giurisprudenza, tornerà sicuramente utile quando dovremo spiegare ai nostri studenti cosa NON dice la Costituzione.
Roma 3.11.2020
Mala Tempora Currunt

Per diventare funzionari della Lega bisogna dimostrare di essere capaci di piantare completamente un chiodo in un muro a colpi di cervice. Ma pochi ci riescono, perché appoggiato con la nuca all’altro lato del muro c’è l’on. Borghi.
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il fatto chi sia leghista è più che sufficiente a capire… purtroppo non credo che i 5stupidi siano messi meglio a comprendonio
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