Bari, Liceo Scientifico, primo anno, Il professore fa un’interrogazione a sorpresa e tutta la classe rimedia un’insufficienza.
Nell’intervallo tra un’ora e l’altra un ragazzino di 14 anni sale sul davanzale, si getta nel vuoto e muore sotto lo sguardo terrorizzato dei suoi compagni.
Se penso al luogo, al momento e al modo in cui questo studente si è tolto la vita, il mio cuore si riempie di infinito cordoglio e tristezza.
Ho avuto già modo di scriverlo in passato, non mi stancherò mai di ripeterlo: insegniamo ai nostri ragazzi che nella vita si vince e si perde.
Spieghiamo loro che la scuola non è una gara, ma un percorso di crescita.
Liberiamoli dal peso infinto delle nostre ansie e delle nostre aspettative.
Questo è il primo e fondamentale compito educativo che spetta a tutti gli adulti – insegnanti e parenti.
Non preoccupiamoci se i giovani portano a casa brutti voti, non facciamoci un cruccio se non eccellono, se non sono i primi della classe.
Preoccupiamoci, piuttosto, se non sono felici.
4.12.2021
Cerca sempre di essere l’adulto di cui avresti avuto bisogno quando eri un ragazzo.

Mi sono venuti i brividi, e ho ripensato alla notizia di qualche mese fa di studente universitario che si è tolto la vita, a Bologna, dopo aver invitato i genitori a una laurea inesistente perché non era riuscito ad ammettere di essere indietro con gli esami. Le pressioni esterne portano anche a questo, quando si ha un carattere estremamente fragile.
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