Oggi la Cassazione ha stabilito che la Comandante Carola Rackete ha agito legittimamente, la sua condotta risulta infatti pienamente giustificata dalla necessità di salvare la vita dei naufraghi, poiché “l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi dal pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”.
Inoltre, la motovedetta della Guardia di Finanza non può essere considerata una nave da guerra.
Ma pensa un po’… esattamente ciò che abbiamo sempre sostenuto!
Ciliegina sulla torta: per la Comandante Rackete ora sarà molto più facile ottenere la condanna per diffamazione di un certo ex ministro che disse che era una “delinquente”, l’autrice di un atto “criminale”.
Roma 20.2.2020
Dura Lex Sed Lex

Bacioni 🙂