Caro Prof.

Professore, mi scusi vivamente se le scrivo a quest’ora… mi ero ripromesso di attendere un’ora decente per farlo, ma alla fine sono dell’idea che certe cose non conoscono orari né momenti più giusti di altri: sa che recentemente la mia ragazza mi ha regalato il suo libro? Mi sa che la cito un po’ troppo spesso… devo dire che lì per lì ho pensato: “per una volta che mi regala qualcosa, proprio un pallosissimo libro di un odioso professore di filosofia?! Per di più un romanzo?! Questo è uno scherzo ! ALTRO CHE NO.” … ma ho comunque finto di aver gradito dicendole che, appena terminato il libro che stavo leggendo, lo avrei senz’altro letto.

Come promesso, ieri sera ho terminato quel libro e questa mattina ho cominciato a sfogliare il suo. All’inizio ho cominciato a sfogliarlo convinto del fatto che avrei senz’altro apprezzato il suo modo di scrivere, ma che comunque non sarebbe stato proprio il mio genere di lettura… beh, alle volte è bello sbagliarsi:

non ho apprezzato nemmeno il suo modo di scrivere.😂

Prof, il suo libro è davvero bellissimo. Non sorridevo e non mi facevo scappare stupide risatine leggendo in luoghi pubblici dalle elementari forse !! Mi sono ritrovato a leggere l’ultima pagina che mi sembrava di aver cominciato a leggere da mezz’ora… invece erano le 4:38 di un livido venerdì e la prima cosa che ho pensato è stata :”nooooo ! Già finito?!?!”.

La caratterizzazione dei personaggi è semplice ed efficacissima, i dialoghi sono spettacolari e le battute sempre sagacia e brillanti, le citazioni sono sempre distillate in punti azzeccati in cui chi sa capire non può non rimanerne investito (con “Oceani di gomma” ha rischiato di farmi evaporare il sangue) e i temi che affronta fra le righe sono trattati in maniera impeccabilmente mai banale… tanto che posso anche perdonarle il suo indegno feticismo per i Pink Floyd !

Mi mancano le sue lezioni, ma nel leggere mi sono sentito come se fossi ancora lí in classe con lei… in più, il poter scorgere con lo sguardo privilegiato del lettore le dietrologie del suo metodo è stato davvero bello per me perché aggiunge un tassello importante sulla sua persona che, come docente, anche se non ha avuto l’onore di insegnarmi per molto tempo(😂), per me è contato più di tutti i docenti che ho avuto messi insieme… e questo non è tanto nemmeno per la sua smisurata bravura, quanto per quel difettaccio che si porta dietro: lei è davvero VERO.

Ho avuto il privilegio di vedere che tutto quello che dice sull’insegnamento lo pensa davvero e che prova con ogni sua molecola ad essere fedele alla sua idea. Posso dirle francamente e disinteressatamente che se al mondo ci fossero più “Guidi Saraceni” (per fortuna il cognome è già al plurale) e meno attenzioni a “l’utile”, vivremmo in un mondo in cui le parole avrebbero di nuovo realmente un senso, almeno per me è così.

La ringrazio per aver avuto il coraggio di mettersi in gioco con questo libro perché sto povero mondo ha bisogno di questi piccoli, enormi ed eroici gesti.

Spero possa quanto prima autografare la mia copia… così se diventasse un Best Seller potrei venderlo in caso di difficoltà economiche !!!

Con affetto e tanto, tanto, tantissimo rispetto.

F.

Non sai quanto mi rendano felice i tuoi complimenti, ragazzo, e quanto mi faccia piacere sapere che hai letto, capito e apprezzato. Ringrazia la tua ragazza da parte mia. E passa a trovarmi quando vuoi, abbiamo una birra in sospeso.

Roma A. D. 2019

Gli studenti non sono vasi da riempire ma fuochi da accendere

Autore: Guido Saraceni

Professore di Filosofia del Diritto e di Informatica Giuridica, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Teramo - In viaggio.

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