La signora Maria ha novant’anni e vive a Carrara. Il sei ottobre decide di andare in centro con il bus, ma si dimentica che il suo abbonamento è scaduto da due giorni. “Fortuna vuole” che proprio quel giorno, sul bus, passi un’addetta al controllo dei titoli di viaggio che, dopo aver verificato il titolo della signora Maria, la redarguisce severamente e la multa. Lei, già parecchio agitata, si scusa per la dimenticanza, verifica che non ha abbastanza soldi per pagare e chiede se può pagare il biglietto. Per tutta risposta le viene intimato in malo modo di scendere dal bus. Intervengono quindi due ragazzi e offrono alla signora Maria il biglietto, ma l’addetta al controllo non vuole sentire ragioni -è inflessibile – e costringe dunque la novantenne a scendere.
Oggi la signora Maria racconta questa storia piangendo per una cocente umiliazione che non aveva mai subìto in tutta la sua vita.
I romani dicevano Dura Lex, Sed Lex – anche se la legge è dura, bisogna rispettarla. Ma dicevano anche Summum Ius Summa Iniuria – se esageriamo nell’essere ossequiosi e formali, possiamo commettere la più grave ingiustizia.
Il punto è tutto qui: per essere giusti non basta applicare pedissequamente la legge, ci vuole la cultura e la sensibilità per interpretarla e – se è il caso – persino disobbedire o disapplicarla.
E poi, ci sono modi e modi, se proprio non è possibile fare uno strappo alla regola, questo non significa che sia necessario umiliare una signora di novantann’anni che viaggia con un titolo scaduto da due giorni.
Ringraziamo comunque l’addetta al controllo dei titoli di viaggio per aver fatto fino in fondo il suo dovere, punendo severamente un pericoloso criminale e salvando la città da un gravissimo danno erariale.
Da oggi Gotham City può dormire sogni sereni.
Teramo A. D. 2019
Restiamo umani.