Un giorno, a Napoli, Maurizio De Giovanni chiese al grande poeta e scrittore Eduardo Galeano quale fosse l’utilità pratica della scrittura.
Galeano gli raccontò della sera in cui andò a fare una conferenza in un paesino dell’entroterra uruguaiano.
Un posto sperduto, abitato da gente semplice e molto, molto, povera
A un certo punto, si alzò in piedi il Sindaco del paesino e disse: “Mi scusi, scrittore, io solo una cosa vorrei chiederle: noi, qui, non abbiamo mai visto il mare. Potrebbe raccontarci come è fatto il mare?”
Galeano afferma di aver parlato con grande impegno per ore. Perché aveva il compito di portare in quella sala “moltissima acqua”.
A questo serve la scrittura – concluse – a portare il mare dove non c’è.
Vi ho raccontato questa bellissima storia perché nei prossimi mesi tornerò a girare per l’Italia con il mio ultimo romanzo: l’oceano in una goccia.
Il 6 maggio, alle ore 18.30, sarò a Celano (Aq);
Il 16 maggio sarò in Sardegna per partecipare al festival letterario Liberevento – mi troverete, alle ore 19.00, presso l’airport library;
il 17 maggio, nella mattinata, sarò al Liceo Baudi di Vesme Iglesias, mentre la sera, alle ore 18.30, sarò a Carbonia – al circolo soci Euralcop;
il 4 giugno mi troverò invece a Stormarella (FG), dove parteciperò al Festival del Pensiero.
Non pretendo di portare con me tutta l’acqua del mare, sarà tuttavia un piacere potervi incontrare per raccontare la storia di una piccola goccia, dispersa nell’oceano.
